Una volta dato per
assodato che gli esseri umani dovranno condividere il pianeta Terra con il
famigerato coronavirus per la fase 2 ed a seguire, dovrebbero essere stabilite, se non altro per buona
creanza, le regole di comportamento reciproche, possibilmente atte a consentire
la convivenza tra virus ed esseri umani.
Un primo problema (assai)
serio nasce per il fatto che ancora non conosciamo quali siano le vere tendenze
comportamentali di questo nuovo coronavirus denominato covid-19, quindi, vista
la pericolosità dello stesso, dobbiamo proteggere la nostra salute evitando
ogni possibile contatto con tale microscopico organismo che si riproduce in
specie attraverso il contatto con i molti già contagiati.
Purtroppo per diminuire
il pericolo di contrarre l’infezione l’unica azione possibile è mantenere una
notevole distanza sociale, evitando che i cittadini, già portatori del virus,
con sintomi più o meno evidenti (ricordiamo che si sono rilevati molti soggetti
asintomatici), vengano a contatto con coloro che non si sono ancora ammalati,
ma sono comunque soggetti a divenire infetti.
A tale scopo tutte le
nazioni hanno adottato la decisione di impedire proprio i contatti tra
individui attraverso l’adozione di misure di quarantena più o meno stringenti.
In Italia, purtroppo, la
quarantena imposta (dai nostri politici) non ha soddisfatto le auspicate
aspettative e dopo più di un mese di consequenziale blocco di tutte le attività
economiche la nostra nazione non può continuare a restare in un regime di isolamento
dei cittadini.
Si sperava che grazie ai
provvedimenti restrittivi presi la curva dei nuovi contagi, una volta superato
il cosiddetto picco sarebbe scesa repentinamente fino allo zero, invece la
diminuzione dei contagi vi è stata, ma non così come auspicato ed aspettato.
Bisogna quindi ripartire
a produrre ed a muoversi per ritornare ad essere attivi e per salvare la
malconcia situazione economica di tutta la nostra bella Italia, tenendo
presente quanto sopra evidenziato in merito alla difficoltà di convivenza con
il covid-19, per mancanza di conoscenza delle abitudini del virus stesso.
In assenza di indicazioni
certe ed univoche da parte delle autorità scientifiche, la responsabilità
decisionale dovrebbe spettare ai politici.
Proprio per ovviare, almeno
in parte, a tale assunzione di responsabilità tutti i centri di potere politico
(stato, regioni, comuni ecc.) si sono inventati un MECCANISMO
DERESPONSABILIZZANTE: la task force!
Coronavirus: perchè la task force?
Compito della task force è quello di proporre e consigliare i politici in merito ai provvedimenti da
prendere per contrastare la pandemia.
Ovviamente, se si sono
presi e si prendono provvedimenti legislativi conformi ai consigli delle varie
task force, le colpe dell’eventuale fallimento ed inefficacia di tali
provvedimenti quanto meno sarebbero e saranno storicamente da ripartire tra le
autorità politiche ed i tecnici consiglieri membri delle stesse task force.
Premesso quanto sopra,
noi comuni cittadini cerchiamo a questo punto di comprendere quale sia la
realtà insita nei gravi accadimenti di questi ultimi mesi e chi siano, nel bene
e nel male i nuovi corresponsabili dei nostri destini.
Per primo si deve
rilevare che il sistema che ci governa ha già previsto nella sua organizzazione
(o disorganizzazione) attuale vari organismi consultivi a carattere scientifico
che dovrebbero in teoria anche esprimere pareri e consigliare su quali basi
tecniche impostare i provvedimenti legislativi necessari a gestire le situazioni
di pericolo (ISS; CNEL; CNEN ecc.).
Senza commentare a fondo
le ragioni di quanto accaduto bisogna rilevare che gli scienziati posti a capo
di questi organismi pseudo consultivi (quasi tutti vecchie volpi della
burocrazia statale) si sono ben volentieri fatti esautorare delle loro
competenze ad opera delle varie task force nominate dai politici.
Così ora l’apparto
statale italiano è gestito da politici che legiferano tenendo in debito conto i
pareri e consigli provenienti da organismi solo di recente creati e chiamati ad
esprimere tali pareri ai politici stessi che li hanno appena nominati (sic!).
Si parla di un numero di
task force pari a circa quindici a livello statale e moltissime altre al
servizio di regioni, comuni ed altri enti vari: è il trionfo totale della
burocrazia dei CONSIGLIORI.
La massima espressione di
questo ANDAZZO governativo è stata la nomina, all'ultimo momento, di una
commissione (di studio?) per definire le modalità ed i tempi di ripresa della economia
bloccata dalla quarantena (fase 2).
La commissione della task force, composta
da circa una ventina di membri, non si conosce esattamente in base a qualiesperienze e/o benemerenze prescelti, ha prontamente valutato e classificato la
pericolosità, ai fini del contagio, delle varie attività e proposto un
programma di ripresa graduale delle stesse in uno con la indicazione dei
dispositivi di protezione individuale da utilizzare e le indicazioni dei
comportamenti prudenziali da tenere.
Si nutrono dei dubbi
sulla capacità di indirizzo di un tale consesso di tuttologi che, ad esempio,
definisce poco soggetta al rischio di contagio l’attività edilizia, facile da
esercitare in assoluta sicurezza grazie all'agevole possibilità di rispetto
delle norme di distanziamento ed all'utilizzo dei DPI.
Sarebbe gradito conoscere
come un gruppo di operai edili potrebbe fare il passamano di un sacchetto di
cemento o sabbia, magari lungo uno stretto ponteggio esterno, mantenendo sempre
la distanza di un metro; si potrebbe tentare di lanciarlo, ma ciò presuppone
una forza da incredibile Hulk, che non tutti hanno.
E sempre per un qualsiasi
operaio edile sarà di sicuro e anche assai facile, dietro consiglio della
commissione e/o per conseguente obbligo normativo, manovrare a lungo la fune di
una Carrucola o la leva di un Tirfort indossando i prescritti guanti isolanti
in lattice, magari al di sotto di quelli protettivi in pelle normalmente usati.
Ovviamente, specie
durante la imminente stagione calda, sarà raccomandato ad ognuno di tali manovratori
di frequentare adeguati periodi di ritiro per cura (spirituale?) possibilmente nell'ospedale
annesso al santuario di Pietrelcina, viste le piaghe simili a stimmate, che si
manifesteranno in breve sulle loro mani a causa dell’azione meccanica di
strofinio combinata con l’acidità del sudore.
Questa ultima
raccomandazione invero non pare sia stata già consigliata dalla neo task force
per la FASE 2, ma diamo ancora un poco di tempo agli esperti nominati che ci
spiegheranno tra l’altro come contenere in spazi inadeguati le file lunghe
varie centinaia di metri che si formeranno alle fermate principali delle
metropolitane, file che dovranno essere gestite e saranno composte per lo più
da soggetti stanchi, stressati ed impauriti.
Per mantenere l’ordine di
quali forze e strumenti disporranno gli eventuali controllori? Si ricorda che
in Cina, per ottenere il risultato di contenimento quasi totale della attuale
pandemia si è fatto largo uso dell’esercito ai fini costrittivi.
L’unica vera realtà che
ad oggi ci possiamo raccontare è che la pandemia non è ancora sotto controllo
in Italia ed in moltissime altre nazioni, ma malgrado sussistano ancora vari
focolai di infezione il sistema stesso (anzi i sistemi), con il quale gli
uomini hanno fino ad oggi regolato le relazioni sociali tra loro, richiede
(richiedono) il ripristino delle attività produttive, pena il tracollo sociale.
Procediamo pertanto, ma
smettiamo di raccontare (raccontarci) fandonie: stiamo rischiando seriamente e
speriamo veramente che #TuttoAndràBene !