giovedì 7 settembre 2017

Economia e le sue contraddizioni


Quale premessa ad ogni dibattito specifico volto a cercare di capire da semplici protagonisti coinvolti (non da eruditi studiosi) almeno parte degli avvenimenti economici che influiscono sulla nostra vita e in conseguenza dei quali i responsabili gestori del nostro sistema organizzativo (politici, banchieri, burocrati vari ecc,) ci costringono ad “agire economicamente” assoggettandoci a leggi e regolamenti coercitivi.

Bisogna chiarire che la realtà della materia economica odierna non è limitabile ad un ambito territoriale, ma è soggetta anche ad eventi e condizionamenti universali (Europei o Mondiali che dir si voglia) che troppo spesso vengono tirati in ballo per giustificare provvedimenti impopolari e/o moralmente ingiusti.

Il comportamento del singolo individuo risulta condizionato oltre ogni limite dagli aspetti economici che ad oggi sembrano prevalere sugli stessi principi etici e rendere difficile la possibilità di uno sviluppo equo, armonioso e pacifico della società.

In Italia troppo spesso gli stessi gestori del sistema economico prima di agire attraverso le varie leggi definite finanziarie non si sono resi conto (si spera sia solo questo) delle connesse implicazioni morali e neppure si sono premurati di revisionare con riguardo prioritario a tali implicazioni la struttura legislativa vigente per correggerne le evidenti “distorsioni”.

Troppo spesso ai cittadini, in definitiva veri protagonisti della vita economica, sono state fumosamente descritte le realtà economiche da prendere in considerazione per programmare, decidere e legiferare in merito.

Il linguaggio mezzo “tecnico” e mezzo “politichese” con cui vengono illustrate le scelte di politica economica e le numerose contraddizioni non aiutano a comprendere: la scoperta di tesoretti nascosti, la ripresa del PIL con la contrapposta contemporanea espansione del debito pubblico.

L’aumento, spesso solo “stimato”, dei lavoratori contrapposto all'aumento del disagio sociale ed altro, danno l’idea che forse non si voglia far veramente chiarezza o peggio che le “cose economiche” non siano completamente conosciute neppure da chi le “gestisce”. 
Dal punto di vista del singolo individuo non è certo semplice rilevare ogni contraddizione, ma una volenterosa ed attenta comunità può evidenziare la “vera verità” e di conseguenza si potranno dedurre insieme anche i necessari connessi aspetti etici e comportamentali a cui ci si dovrebbe attenere.