martedì 5 dicembre 2017

Partiti ed elezioni chi paga

Noi cittadini possiamo facilmente renderci conto, visti i contenuti ed il tenore delle notizie diffuse dai mass media, che tutti i partiti si stanno già dando battaglia per aggiudicarsi il miglior risultato nelle prossime elezioni: chi paga le spese dei partiti?

Al fine di propagandare e promuovere le proprie idee ed i programmi di governo i nostri politici hanno già iniziato ad agitarsi ed a correre da un capo all'altro della nazione per partecipare sin da ora a comizi, riunioni programmatiche, conferenze, cerimonie commemorative ed altro; ciascuno confida che la maggiore visibilità così ottenuta corrisponda ad un maggior numero di voti.

Anche le trasferte all'estero dei più rappresentativi responsabili politici, seppur ufficialmente dovrebbero servire per altri scopi, sono in questo periodo decisamente orientate a supportare i fini elettorali.

Come detto tutti corrono, chi si sposta in treno (anzi con un intero treno), chi prende l’aereo per raggiungere paesi lontani, chi utilizza attrezzatissimi camper e chi più ne ha più ne metta.

Ma quanto costeranno queste elezioni? O meglio QUANTO ci COSTERANNO

E’ vero che la legge sul finanziamento pubblico ai partiti è stata abolita, ma da dove questi traggono le risorse è facile dedurlo.
In primis restano ancora a carico della collettività i contributi per il funzionamento dei gruppi parlamentari e numerose altre contribuzioni e rimborsi per spese varie; nella pratica ciascun membro delle assemblee parlamentari ed anche regionali può valere per il gruppo o partito di appartenenza un incasso che oscilla tra i 50 e gli 80 mila Euro e in aggiunta ogni eletto versa mensilmente un congruo contributo a titolo di riconoscente donazione.

Tutte le risorse economiche destinate ai partiti sono comunque soldi nostri

Si rammentano tra le altre: la possibilità di essere beneficiari, in sede di pagamento delle imposte, della aliquota di liberalità del 2 per mille in concorrenza con le varie organizzazioni umanitarie; la elargizione dei contributi sopra citati, nonché di specifici contributi in favore del personale direttamente dipendente dagli uffici politici centrali ecc. e tutte le agevolazioni fiscali, che si traducono in costi per la collettività (ad esempio: esenzioni varie da imposte e tasse ed IVA ridotta per le spese elettorali).

D’altra parte in teoria, poiché la scelta dei candidati viene effettuata dalle segreterie, è logico supporre che queste siano tenute a supportare massicciamente l’impegno economico necessario al singolo per essere eletto, specie perché i prescelti non dovrebbero tutti fruire personalmente di eccezionali redditi e/o capitali (principio implicito di democrazia popolare).

L’ attuale legislazione prevede la possibilità per i privati di poter elargire donazioni ai partiti e ne regola i limiti e la detraibilità ai fini fiscali, ma non considera necessario regolamentare puntigliosamente l’ambito delle azioni esperibili, anche nei confronti dei singoli, dalle varie lobby, ufficiali e non, che pure incidono realmente sulla formazione delle leggi.

Sarebbe gradito che tra le comunicazioni elettorali si desse adeguato spazio, magari non in diretta, ma quasi, alla esplicazione contabile di quanto si sta incassando e spendendo ed a carico o favore di chi, per poter decidere in piena coscienza e conoscenza chi votare. 
I generici bilanci annuali, successivamente elaborati, non servono certo alla bisogna.

Il problema, vista la incompletezza delle norme che dovrebbero regolare la materia e la loro scarsa ineludibilità, non è di poca valenza.

Se la campagna elettorale, che si preannuncia lunga e virulenta, dovesse costare molto mettendo così in difficoltà le finanze dei partiti, questi potrebbero tutti, o quasi, essere agevolmente condizionati da uno o più donatori non aventi scopi ideali ed altruistici, ma solo dotati di portafogli ben forniti da rimpinguare poi, a giochi fatti, a carico della comunità.

Le argomentazioni sopra esposte si spera possano risultare utili per risvegliare maggiore e meno generica attenzione su tutte le azioni, gli aspetti ed i risvolti della politica e su come viene praticata nel nostro paese.