Vediamo di capire a che
punto sono i rapporti politici ed economici che si stanno aggrovigliando sempre
di più in questi giorni, anche se mancano (in quanto non ancora esplicitati) i
dati definitivi del contenuto economico dell’ancora futuro bilancio dello stato
e non si capisce bene come si coordineranno tra loro le visioni politiche dei
due partiti di maggioranza.
Dal punto di vista
politico sembrerebbe che la lega ed il movimento cinque stelle stiano procedendo
lungo due percorsi paralleli, con il buon Salvini che si dedica quasi esclusivamente alle questioni di ordine pubblico relative ad immigrati,
sicurezza e simili, mentre il buon Di Maio si arrovella per cercare di far quadrare
i conti, malgrado le poche risorse a disposizione
.
Appare inoltre abbastanza
evidente che il diretto responsabile della programmazione economica (il
ministro Tria) sia stato ridotto a svolgere un ruolo di mediatore tra la realtà
e i desiderata dei due leader di cui sopra.
È ormai chiaro che se non
si ridimensioneranno le future spese, previste nel DEF sottoposto alla
approvazione dei partners europei sarà inevitabile che l’Italia subisca le
conseguenze di una procedura di infrazione per eccesso di deficit, la cui
consistenza è già stata in precedenza esaminata (programmi economici e dubbi).
È anche chiaro che per
quanto riguarda gli stessi aspetti economici la lega vuole che sia mantenuta la
promessa elettorale relativa alla questione pensionistica (la famosa quota
cento), con conseguente eliminazione di buona parte della legge Fornero, mentre
il movimento cinque stelle ritiene prioritario riuscire a dare concretezza al promesso
reddito di cittadinanza.
È inoltre, allo stato
attuale, evidente che i contenuti delle norme che verranno definite per la attuazione
dei due provvedimenti economici di cui sopra non rispetteranno dal punto di
vista della valenza e della tempistica ciò che era stato ipotizzato e illustrato
in sede elettorale e sancito in appositi punti del contratto di governo, su cui
si dovrebbe basare la tenuta della attuale maggioranza.
È infine da tener
presente la volontà di agire in discontinuità con la precedente politica
espressa dai nostri attuali governanti e che quindi ogni ipotesi ed
anticipazione espresse dai media, sia pur secondo esperienza e ragionevolezza,
potrebbero risultare inadeguate.
Ai comuni cittadini non
resta che attendere e sperare nel meglio.