venerdì 19 marzo 2021

Transizione ed altro

 Nella qualità di soliti comuni cittadini italiani cerchiamo di comprendere al meglio come la nuova compagine governativa sta operando per affrontare i vari problemi che affliggono la nostra nazione.

DAL PUNTO DI VISTA SANITARIO

sostanzialmente non molto è cambiato:

. si continua a combattere la pandemia in corso con gli stessi provvedimenti da sempre adottati e cioè le chiusure degli esercizi commerciali volte a diminuire le occasioni di contatto tra i cittadini e ad aumentare il cosiddetto distanziamento sociale

. si continua ad imporre il solito coprifuoco serale, magari ampliandone la durata

. si continua a considerare quale unica concreta certezza di salvezza, la possibilità di giungere in breve a vaccinare almeno il settanta od ottanta per cento della intera popolazione italiana ed anche europea

. si continua a non cercare di utilizzare meglio le terapie di cura domiciliare, che pure sembra esistano da anni e vengano usate solo in via sperimentale già da troppo tempo (in particolare antivirali specifici, monoclonali ecc.), così privilegiando i ricoveri in reparti ospedalieri ed intasandoli per troppo affollamento

. si continua ad inseguire il virus individuando numerosi cluster ove lo stesso si alligna senza avere peraltro la possibilità di tracciare e seguire tutti gli eventuali contagiati che contribuiscono e contribuiranno a diffondere l’infezione.

Ma il brutto della attuale situazione è che per ora in Italia i vaccini non ci sono, o meglio ce ne sono pochi, né vi sono assolute certezze, ma solo più o meno generiche rassicurazioni, che gli approvvigionamenti prossimi saranno congrui e tempestivi e specialmente che non esisterebbe alcun dato, statisticamente rilevante, che comprovi la pericolosità di uno o più dei marchi vaccinali in circolazione.

E allora, quando il ministro della salute rassicura i sudditi sulla idoneità e disponibilità a breve di tali benedetti vaccini, si sta parlando di Speranza o di realtà?

Se si osserva senza preconcetto alcuno quanto sta avvenendo si potrebbe ipotizzare che al momento non si sta giocando solo la partita che coinvolge la salute, la vita e la morte di milioni di uomini, ma anche un’altra partita volta a determinare chi gestirà il vero potere a livello mondiale.

In merito bisogna rilevare che i vaccini contro il Covid-19 non continueranno ad essere efficaci in eterno e quindi andranno (come si dice) richiamati periodicamente con ulteriori dosi che le case farmaceutiche dovrebbero fornire.

L’apertura o chiusura del rubinetto delle dosi di richiamo e la loro futura quotazione (costo) costituiscono la base per il potenziale sviluppo di un sistema di dominio sulla società e sulla economia, di certo non determinato con assoluto spirito democratico e di fratellanza.

D’altra parte se si guarda a quanto sta già succedendo dobbiamo notare come i colossi farmaceutici si sono già riservati il diritto di fornire o meno i medicinali da loro prodotti dimostrando nessun rispetto per le aspettative ed i diritti degli stati nazionali.

È certo che in Europa abbiamo avuto un incremento di vittime della pandemia (diverse migliaia) proprio a causa del fatto che non sono stati rispettati i termini di consegna stabiliti nei contratti di acquisto dei vaccini a suo tempo stipulati.

Le cosiddette Big Pharma e la grande finanza che possiede parte delle loro quote di capitale hanno dimostrato, ritardando ad libitum le consegne, di poter commettere impunemente migliaia di piccoli omicidi e di certo nessun magistrato si sognerebbe di istruire un processo in merito all’accaduto e questo specialmente in Italia, ove il cosiddetto potere è ora in mano di uno dei rappresentanti della finanza (Draghi) sostenuto e coadiuvato da un membro della magistratura (Mattarella).

Nel frattempo la politica rappresentata da tutti i partiti si è attapirata, prosternandosi di fronte ai potenti per mantenere i privilegi sino ad ora acquisiti.

DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO

assolutamente nulla sembra cambiato:

. si prevede che i soldi del famoso recovery fund saranno presto erogati per poter finanziare progetti di sviluppo che comprendono vecchie ipotesi di spesa per lavori pubblici, da sempre in agenda di tanti governi, ma mai intrapresi (ponte sullo stretto, alta velocità sulla Napoli-Bari, la gronda di Genova ecc. ecc.) e nuove aspettative di sviluppo di internet (utili anche per il monitoraggio e controllo dei dati del singolo cittadino)

. si prevede di ampliare il numero dei burocrati assumendo nuovi impiegati ministeriali (ben cinquemila, poco più o poco meno) per gestire al meglio e controllare i fondi europei da spendere

. si prevede in contemporanea di delegare ad una nuova e privata task force, nello specifico una società di consulenza internazionale gli stessi od ulteriori controlli sulla gestione di cui al punto precedente

. non si prevedono nuovi provvedimenti legislativi volti a regolamentare ex novo le procedure di gestione dei lavori pubblici, al massimo si ipotizza un ricorso alla figura del commissario straordinario (anzi di vari commissari straordinari) per snellire le procedure di appalto e conduzione dei lavori stessi.

Aiuto! Aiuto! Ci troveremo quindi a combattere con tanti piccoli Arcuri, ciascuno responsabile di un tratto di ponte o di diga o di strada? Proprio nulla dell’attuale sistema di potere e di governo è cambiato o cambierà?? Speriamo ancora???